Le Scelte Buone di Parmalat

La CO2 (anidride carbonica o biossido di carbonio) è un gas naturalmente presente in atmosfera in concentrazioni limitate: è parte dei cicli biogeochimici naturali, quale il risultato della ossidazione delle molecole organiche, definite proprio “carboniose” perché strutturate intorno all’atomo di carbonio.

Una volta generata tramite respirazione cellulare, combustione o decomposizione delle molecole organiche, la CO2 sosta in atmosfera, dove permane per lungo tempo.

La presenza di CO2 contribuisce all'effetto serra, ovvero il fenomeno di termoregolazione naturale della Terra, che permette condizioni termiche idonee alla nascita ed al mantenimento della vita terrestre.

La temperatura della crosta terreste, nonostante sia mantenuta relativamente omogenea e costante dall’effetto serra - può aumentare anche e soprattutto in ragione dell'emissione antropica di CO2 e degli altri gas ad effetto serra....portando ad un riscaldamento non naturale del clima globale, eccessivo e pericoloso: il riscaldamento climatico!

Grazie alla scelta di investire nell’installazione di impianti fotovoltaici nei suoi stabilimenti di Collecchio (inclusa la sede amministrativa), Piana di Monte Verna e Ragusa, Parmalat ha evitato l’emissione di circa 1.200 tonnellate di CO2, equivalenti a più di 265 viaggi in macchina attorno alla Terra!

Questo numero è il frutto di 5 anni di attività degli impianti.

Grazie al costante e prezioso apporto degli impianti a energia solare, Parmalat aggiungerà ogni anno 34 giri della Terra!

Parmalat ha come perenne obiettivo il miglioramento dell’efficienza energetica di tutti i suoi edifici e stabilimenti da raggiungere attraverso azioni di risparmio energetico quali l’illuminazione a LED, i recuperi di calore di processo, l’automazione evoluta nella produzione, ma soprattutto attraverso le azioni delle sue persone.

Le scelte di efficienza energetica prese e l’impegno quotidiano di tutti i lavoratori hanno permesso di far risparmiare a partire dal 2015 l’equivalente in CO2 del consumo energetico di 2.000 famiglie in un anno*.

Aumentare l’efficienza complessiva e ridurre le emissioni: questi sono principi che hanno spinto Parmalat a installare impianti di cogenerazioni, in grado produrre energia elettrica ed energia termica con un ridotto impatto ambientale, presso gli stabilimenti di Collecchio, Zevio e dal 2020 anche Roma.

Nella produzione separata, in media solo il 40% dell’energia che si libera dalla combustione è convertita in elettricità. Il restante 60% si trasforma in energia termica ed è dispersa nell’ambiente senza produrre alcun beneficio: grazie agli impianti di cogenerazione fino al 90% dell’energia del combustibile può essere sfruttata.

Questa scelta di ottimizzazione della gestione dell’energia ha avuto inizio nel 2016 e fino ad oggi ha portato ad un risparmio di circa 40.000 tonnellate di CO2, pari a tre viaggi in aereo…per Marte!

Il packaging per Parmalat è uno strumento indispensabile per la produzione e la distribuzione dei prodotti alimentari che arrivano sulle tavole di tutti: per questo ci impegniamo a progettarlo in modo consapevole e responsabile al fine di ridurre gli sprechi, facilitarne una corretta raccolta differenziata e incentivarne il riciclo.

Sono molteplici le azioni che i ricercatori Parmalat hanno adottato nei confronti di questo strumento: anzitutto la diminuzione della quantità di imballi utilizzati e la scelta di materiali con ridotto impatto ambientale, riciclabili e ove possibile riciclati.

Tutti gli interventi di diminuzione del peso dei pack fatti - a partire dal 2010 - hanno portato ad un risparmio di circa 13.000 tonnellate, pari alla quantità di CO2 assorbita da più di 500.000 piante.

Casi eccellenti, specchio dell’impegno costante che Parmalat pone nei confronti del packaging, sono RIcarta, progetto innovativo di economia circolare promosso dall’azienda e realizzato in collaborazione con Tetra Pak, cartiera Saci e scatolificio Sandra e la certificazione “Plastica Seconda Vita” ottenuta dalle Bottiglie Blu Parmalat.